Varedo: parco inclusivo?
Rimini, 31/03/2019. Questo è uno degli 83 parchi gioco realizzati grazie a un finanziamento della Regione Lombardia, 83 parchi che dovevano essere inclusivi ovvero accessibili e fruibili a tutti i bambini quindi anche bambini con disabilità.
Sicuramente le intenzioni del Comune di Varedo erano ottime ma come in tanti altri casi sicuramente è mancata la fase progettuale. Questo non è un parco giochi inclusivo. Un parco giochi inclusivo ha una caratteristica imprescindibile che l’accessibilità!
Caratteristica che qui manca completamente; non sono sufficienti due rampette che permettono l’accesso a una struttura gioco, l’accessibilità deve riguardare l’intero spazio, tutto il parco, soprattutto le zone attorno ai giochi per garantire a tutti la piena fruibilità dello spazio. In questo parco un bambino in carrozzina non riesce a muoversi agevolmente e il più in autonomia possibile. Non può farlo neppure con l’aiuto di un amico perché sulla terra battuta una carrozzina rischia di ribaltarsi. Un parco inclusivo deve invece garantire l’interazione tra i bambini e questa può esserci solo se esiste la possibilità per tutti di muoversi in libertà, correre (si può correre anche in carrozzina), giocare insieme in ogni spazio del parco.
Per quanto riguarda le strutture gioco rischio di essere veramente critica ma non è una critica polemica; vorrei davvero far comprendere a tutti che non sono sufficienti due pannelli ludici per far divertire un bambino in carrozzina.
I pannelli ludici potevano benissimo essere installati a terra, su una pavimentazione accessibile, invece che in uno stretto corridoio in cui una carrozzina elettrica fatica a far manovra.
Occorrono delle proposte accessibili ma divertenti che permettono anche ai bambini con disabilità di affrontare la sfida. Non dimentichiamoci infine di chi ha disabilità differenti da quelle motorie, anche loro sono bambini con disabilità. Ad esempio i bambini ciechi o ipovedenti necessitano di riferimenti che permettono loro di orientarsi nel parco ed anche questi sono completamente assenti
Claudia Protti
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti