Roma: il 40% delle famiglie con bambini disabili resta a casa

ROMA – L’estate è un momento dell’anno difficile per le tante famiglie romane che non possono permettersi di partire per le vacanze. In particolare lo è ancora di più per quei nuclei famigliari composti da un figlio disabile che, oltre al caldo, devono affrontare le difficoltà di una città che non sostiene con servizi adeguati chi è disabile. Il risultato è che il 40% delle famiglie preferisce non fare uscire il proprio figlio disabile e frequenta solo ambienti familiari, mentre solo il 20% affronta le barriere architettoniche e la mancanza di servizi. Secondo il 67% la causa principale che porta queste famiglie a rintanarsi in casa è da riscontrare nelle barriere architettoniche.
I dati sui bambini disabili nella Capitale riportati sono stati raccolti dallo sportello “Roma per tutti” creato dalla sottosezione di Unitalsi della Capitale due anni fa e si basano su un campione significativo di 1500 famiglie con bambini disabili che si sono rivolte allo sportello.

A questo occorre aggiungere che nei parchi pubblici non esiste nessun gioco accessibile ad un bambino disabile o strutture dedicate. Altro aspetto poco conosciuto è che nei grandi centri commerciali non esistono aree attrezzate o baby parking per bambini disabili. Il 15% delle famiglie dichiara di avere bambini con disabilità motorie e il 40% con bambini con disturbi della personalità e dell’apprendimento o con problemi di autismo.

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Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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