Dai parchi gioco inclusivi al basket inclusivo ovvero BASKIN
26/04/2024 Buongiorno amici, oggi vorremo raccontarvi una storia che non riguarda i parchi gioco inclusivi ma lo sport inclusivo. Forse avrete notato che saltuariamente abbiamo pubblicato qualche post di partite amichevole o di campionato della squadra di baskin Onions di Santarcangelo di Romagna. Non abbiamo mai avuto occasione di raccontarvi il motivo di questi post, oltre al fatto che si tratta di uno sport inclusivo e oggi vogliamo farlo!
Nell’ormai lontano 2012 Claudia e Raffaella si incontrano, i loro figli Samuele e Cristian avevano appena 5 anni ed iniziano ad uscire insieme per portare i bambini in biblioteca, spettacoli di burattini, laboratori creativi… Nella primavera 2013 nasce l’interesse verso i giochi per tutti, parchi dove anche i bambini con disabilità possono giocare perché Cristian si sposta in carrozzina e sulle scale dello scivolo non riesce a salire e sull’altalena a tavoletta fatica a mantenere l’equilibrio. Per motivi di sfortune, (che non mancano mai), il tutto viene rimandato alla primavera del 2014 quando nasce la pagina facebook Parchi per Tutti, il blog, (poi diventato sito), e la “lotta” prima su Santarcangelo di Romagna, poi su Rimini e poi l’idea del progetto di sensibilizzazione su tutta Italia attraverso articoli sui giornali, su siti che trattano argomenti disparati come il gioco, i diritti, cronaca.
E ancora tavole rotonde, seminari, convegni, interviste, video divertentissimi come il primo realizzato da Saverio Tommasi… Il resto è storia: 10 anni di sensibilizzazione che hanno portato risultati inimmaginabili! Pensate che nel 2015 in Italia esistevano forse 10 aree gioco inclusive e non era interesse di nessuno, tranne qualche rara eccezione, realizzarne altre. Oggi in Italia esistono quasi 150 aree gioco inclusive e più di 1.500 aree gioco in cui sono presenti almeno 2/3 strutture accessibili d fruibili da parte di bambini con disabilità. Sono stati istituiti fondi specifici per la realizzazione di queste aree, il garante per l’infanzia si è interessato al diritto al gioco, insomma è diventata quasi la normalità pensare a tutti quando si progetta un’area giochi. I risultati sono più o meno virtuosi ma la maggior parte delle amministrazioni comunali sa cos’è un’area giochi inclusiva e nel limite delle proprie competenze e budget ne tiene conto in fase di progettazione di un parco.
Dicevamo che son trascorsi 10 anni… Samuele e Cristian avevano 5 anni e oggi ne hanno rispettivamente 17 e 16; sono dei ragazzi! Non frequentano più il parco giochi da tempo ma giocano a baskin! Tutta colpa di Raffaella, (da lei è nato Parchi per Tutti), che nel giugno 2019 su insistenza di alcuni amici si reca a Pesaro per assistere al torneo Lupo Baskin Cup. Amore a prima vista! Immediatamente invia un messaggio whatsapp nella chat dell’associazione Fermenta: “Sono a Pesaro a vedere una partita di baskin. Squadra formata da ragazzi e ragazze, 10/99 anni, tutte le disabilità(e non) in campo….fantastico!!! Ora chiedo al Presidente… mi piacerebbe capire se è realizzabile da noi!!! 😍😍”
E secondo voi? Volere è potere e nel giro di brevissimo Fermenta, AG23 e Santarcangiolese basket hanno iniziato ad incontrarsi per capire come realizzare questo sogno. Purtroppo nel mezzo c’è stata la pandemia e quindi, nonostante il primo incontro di presentazione sia stato fatto nell’ottobre di quello stesso anno, è solo nell’ottobre 2021 che nascono ufficialmente gli Onions Baskin Santarcangelo. Cristian ha iniziato a giocare immediatamente mentre Samuele si è unito alla squadra solo nella stagione 2022/23. Gli Onions si sono allenati per tutta la stagione 2021/22 cercando di comprendere le regole di questo sport e reclutare giocatori e nel 2022/23 hanno partecipato al campionato regionale classificandosi secondi in Emilia Romagna. Perché ci piace questo sport? Perché è inclusivo, inclusivo veramente! Nella stessa squadra giocano uomini, donne, adulti, ragazzi dai 14 anni in sù, non importa se “normodotati” o con disabilità, si gioca tutti insieme.
Naturalmente ci sono regole, tante, che permettono di raggiungere questo risultato. Ad esempio i giocatori con disabilità importanti stazionano in un’area e non corrono in campo ed esistono i ruoli. I giocatori di ruolo 5 giocano o hanno giocato a basket, i ruoli 4 sono giocatori che hanno acquisito tutte le regole del baskin e sanno muoversi bene in campo, i ruoli 3 giocano in campo ma per sopperire alle loro minori abilità, (dovute ad una lieve disabilità o altro), è loro concesso di palleggiare in modo non del tutto corretto. I ruoli 2 e 1 stazionano nell’area protetta e appena uno dei compagni porta loro la palla possono provare a far canestro. I canestri in campo sono 6: 2 regolari da basket e altri 2 su ogni lato lungo del campo che hanno altezza più bassa. A cosa servono i ruoli? A rendere equo il gioco. Un giocatore di ruolo 5 può contrastare un avversario 5 ma non un 4 o 3. Un giocatore di ruolo 4 può contrastare un avversario 4 ma anche 5; non può invece scontrarsi con un 3. Le regole sono tantissime e non ci dilunghiamo nell’illustrarle tutte, sappiate solo che lo scopo di queste regole è mettere tutti sullo stesso piano in una posizione di parità in modo che ognuno possa giocare nello stesso campo. Chi pensa che sia uno sport nato per fare giocare ragazzi e adulti con disabilità si sbaglia… non c’è nessuno che fa finta di giocare, nessun pietismo o buonismo, si gioca veramente e ci si diverte. Ci si allena duramente e il successo comune dipende realmente dall’impegno di ogni singolo giocatore. È uno sport vero, come altri, in cui ci si allena, si suda, si deve dare il massimo, ci si arrabbia, si gioca in partita e a volte si vince e altre si perde. Ecco spiegato perché ogni tanto pubblichiamo qualche post sul baskin.
Davvero geniale l’idea di Antonio Bodini. Tutto è nato in una palestra scolastica di Cremona nel 2001 con la collaborazione del professore di educazione fisica Fausto Capellini. oggi il baskin è presente in 18 regioni italiane con 182 Associazioni Sportive Dilettantistiche, oltre 6.300 tesserati, (di cui circa 3.400 atleti con disabilità). Nel 2019 è nato l’EISI, ente italiano sport inclusivi, (riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico – CIP). In tutte le regioni italiane dove è presente il baskin si tiene annualmente un campionato a gironi. Ogni 2 anni si disputano le Finali Nazionali per il titolo di Campione d’Italia (2024) e Coppa Italia (prossima edizione nel 2025). Quindi cosa aspettate? Se nella vostra città o in una città vicina esiste una squadra di baskin, correte a vedere una partita. Resterete stupiti dalla bravura, agonismo e divertimento in campo!
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti
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