Altalene, altalene, altalene!
Sotto alle immagini alcuni link delle ditte che le producono e/o vendono. Tenete a mente che installare un’altalena con pedana per carrozzine in un parco classico o in un parco dove non sono presenti altre strutture gioco non significa affatto aver realizzato un parco giochi inclusivo. Inclusione è stare insieme, utilizzare le medesime strutture gioco, avere la possibilità di conoscersi, giocare insieme. Non è bello relegare un bambino in carrozzina su un gioco, (tra l’altro pericoloso e vietato a tutti gli altri utenti), mentre gli altri bambini possono correre in libertà nel parco e utilizzare tanti altri giochi.
Sull’altalena per carrozzine vorremo specificare che non si tratta di un gioco inclusivo (2) perché può essere utilizzata solo da bambini in carrozzina, (no bambini normodotati, no bambini con disabilità motorie lievi o altro tipo di disabilità), secondo noi è preferibile scegliere giochi che possano essere utilizzati da tutti i bambini.
Altri tipi di giochi per parchi:
(1) N.B.: L’altalena con pedana per accogliere una sedia a ruote è un gioco esclusivamente riservato a utenti in carrozzina e può essere installato nelle sole aree gioco sorvegliate ovvero cortili di scuole o strutture riabilitative dove è sempre presente un adulto quando i bambini giocano, parchi recintati e aperti da un custode addetto alla sorveglianza dei bambini.
Esistono computer inclusivi? Automobili inclusive? Quaderni e libri inclusivi? Se la risposta è no, allora non esistono neppure i “giochi inclusivi”. Esiste una scuola inclusiva, un laboratorio inclusivo e un parco inclusivo: è il luogo che deve creare opportunità di inclusione! Diffidate quindi anche di strutture dichiarate “inclusive” o “per disabili”. Una contraddizione, tra l’altro; alcune aziende li definiscono “inclusivi” e altre per “disabili” (quindi “esclusive”!). Pensate all’altalena a cestone o ai pannelli ludici: esistono da tantissimo tempo ma da quando si parla di aree gioco per tutti sono diventati giochi “inclusivi”. E pensare che ci sono bambini che non riescono a utilizzare i pannelli ludici perché hanno una disabilità così grave da non riuscire a muovere neppure braccia e mani. Una singola struttura gioco non può essere inclusiva perché ogni bambino, “normodotato” o con disabilità, ha esigenze differenti. Inclusivo può essere un parco giochi se offre un’area accessibile in autonomia e tante strutture gioco da assicurare divertimento al maggior numero di utenti possibili e insieme, socializzando. Tratto da: https://www.architutti.it/10-cose-sui-parchi-inclusivi/